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Un uomo e una donna che si conoscono solo di vista. Un ascensore che si blocca. Per oltre 48 ore. Una condizione estrema e come tale con i suoi risvolti comici. Le maschere progressivamente si sgretolano fino al sopraggiungere di un inaspettato desiderio di aprirsi, rivelarsi, confessarsi. E Laura e Daniele scoprono che ciò che li accomuna non è solo lavorare nello stesso edificio ed essere dipendenti da medicinali di ogni tipo che alleviano i sintomi delle infinite nevrosi che affollano la loro psiche. C'è altro. C'è un lavoro che non soddisfa entrambi e che li obbliga a compromessi. C'è la frustrazione, il senso di inadeguatezza, il sogno infranto, la rassegnazione. Il tutto unito all'istinto di sopravvivenza alimentato dalla dipendenza dai farmaci. C'è una vita matrimoniale che ha preso direzioni non desiderate ed obbliga entrambi a convivere con una fiamma ormai spenta o con l'accettazione del tradimento altrui.

Elemento caratterizzante lo spettacolo è la parte coreografica curata da Maria Borgese per sottolineare attraverso l'uso del corpo il percorso interiore dei protagonisti. Il tango, danza che accomuna i due protagonisti, è la cornice che li accompagnerà nel percorso di conoscenza reciproca, che marcherà la loro attrazione, che disegnerà il loro incerto futuro unito al desiderio di voler cambiare.

NOTE DI REGIA

La vita non sempre va come avremmo voluto. Certe scelte si rivelano col tempo sbagliate o producono conseguenze che non avevamo messo in conto. E allora cerchiamo di sopravvivere con quello che abbiamo senza fare molto per cambiare la situazione. Indossiamo maschere che diventano corazze per adeguarci e per difenderci. Tolleriamo ciò che ormai riteniamo inevitabile, sicuri dell'assenza di una via d'uscita. E quando il nostro stesso corpo, somatizzando gli eventi, ci manda segnali che degenerano in ansia e panico, facciamo ricorso all'aiuto di pilloline magiche. Pensiamo di essere gli unici a vivere questa condizione. Ci sentiamo irreparabilmente soli.  Eppure può sempre succedere qualcosa di imprevisto che ha l'apparenza dell'ennesimo colpo basso che la vita ci impone. E proprio grazie a quell'imprevisto, cominciamo a scoprire che non siamo così unici e quindi nemmeno così soli. Cominciamo a parlare con noi stessi e a dirci tutta la verità. Ci accorgiamo che esiste qualcun altro col quale possiamo aprirci e che sarà in grado di comprenderci. Ci rendiamo conto che da due fragilità può nascere una nuova forza e che forse una possibile via d'uscita c'è. Ma spetterà solo a noi decidere se persistere nell'immobilità e nella rassegnazione. Se invece alimentare un'oasi nella quale rifugiarsi, respirare, vivere. O se addirittura rivoluzionare la nostra esistenza. La vita offre sempre un'altra possibilità.

Xanax, con apparente leggerezza e strappando sorrisi, ci trasporta nel viaggio di Laura e Daniele: l'ascensore nel quale rimangono bloccati per oltre 48 ore è la LORO possibilità. Nel loro viaggio, ciascuno di noi potrà in qualche modo, INEVITABILMENTE, riconoscersi.

Dettagli

  • Regia

    Guido Lomoro

  • Con

    Alessio Binetti e Giulia Martinelli

  • Coreografie

    Maria Borgese

  • Produzione

    Guido Lomoro per Teatrosophia

ANDATO IN SCENA:

dal 21 al 24 novembre 2019


Dettagli

  • Regia

    Guido Lomoro

  • Con

    Giulia Martinelli e Gabriele Giusti

  • Coreografie

    Maria Concetta Borgese

  • Disegno Luci

    Adalia Caroli

  • Produzione

    Teatrosophia

ANDATO IN SCENA:

dal 5 al 10 ottobre 2021